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CLAPTONE, UN ALBUM CAPOLAVORO PER CHIUDERE IL 2021

LUKAGEE | 15/11/2021

Un autunno importante a livello discografico, questo del 2021, tra annunci, reunion, hit e uscite di album più o meno significativi.

Sinceramente, “Closer” di Claptone era quello che attendevo di più, da mesi, e se devo mettere da subito a fuoco il mio giudizio, scrivo senza indugio che non ha assolutamente deluso, anzi lo ritengo il tassello più importante per l’artista tedesco, visto la popolarità conquistata e le hit che da tempo si susseguono nella sua carriera.

Già, le hit, quelle già conosciute e quelle (potenziali) future tra le quattordici che compongono il mosaico di questo album, intriso di featuring di assoluto livello. In radio abbiamo ascoltato molto “Zero”, “My Night”, “Wake Up” e soprattutto “Just A Ghost”, collaborazione meravigliosa che vede alla parte vocale un “mostro” come Seal.

Ma non è finita qui, perché a queste si aggiungono, tra le più importanti, quelle con Barry Manilow (l’ultima traccia, intitolata “Nobody”), indimenticata star degli anni settanta e ottanta e Nathan Nicholson, con cui aveva già collaborato per diverse tracce dei precedenti album “Charmer” e “Fantast”.

Per non parlare di alcuni brani tra i miei preferiti, come “Feel This Way”, “Make Love Not War” e “Beautiful”.

Ho già scritto che si tratta di un album decisamente di alta qualità ma come definirlo, a livello di genere musicale?

Premesso che in casi come queste le etichette non servono ma parla solo la musica, se si dovesse descrivere per qualcuno che si appresta ad ascoltarlo, si potrebbe dire pop con sfumature house ed elettroniche. Che poi sarebbe il marchio che ha sempre contraddistinto Claptone, in ogni caso.

C’è però un fattore da considerare, decisivo, quando un dj si affida a qualcuno per un album, ovvero chi è il produttore, e in questo caso il mio desiderio di ascoltare questo “gruppetto” di tracce derivava dal fatto che costui risponde al nome di Stuart Price (o Jacques Lu Cont, come si faceva chiamare all’inizio della sua carriera).

Uno dei numeri uno del mondo, da questo punto di vista, a mio parere, anche perché poi le collaborazioni che ha collezionato negli anni parlano per lui…Madonna, Pet Shop Boys, The Killers, Gwen Stefani, Kylie Minogue e chi più ne ha ne metta.

Cultore del suono synth-pop, genio assoluto, e di conseguenza i risultati poi si vedono ma soprattutto si sentono. Dio lo benedica.

Facendo un passo indietro, è giusto spendere altre due parole su Claptone, eclettico artista berlinese che ha sempre fatto parlare di sé, innanzitutto per il suo look, perennemente mascherato da dottore della peste, ma anche per una semplice questione che tiene banco ancora oggi, ovvero se sia solo uno a portare avanti il progetto oppure due figure distinte che si “scambiano” la scena e si dividono i successi.

Poco importa sinceramente, perché fin dal suo (o loro, mi ripeto) esordio avvenuto nel 2011 la musica ha prevalso sugli altri aspetti sopracitati, e non è cosa da poco. Dischi come “No Eyes”, “Under The Moon”, i numerosi remix (come dimenticare quello per Gregory Porter) e le consequenziali serate in giro per il mondo hanno contribuito a creare un fenomeno che ad oggi ha basi solidissime ed un sound altamente riconoscibile, fattore quest’ultimo che oggi fa di sicuro la differenza.

In una recente intervista sul sito di m2o, afferma di appartenere alla scena house anche se si affida molto ad avere un equilibrio musicale che spazia tra il pop, la stessa house e l’underground ma sempre con un obiettivo fondamentale che è quello della buona musica, senza distinzione di genere.

Parole sante, perché purtroppo ad oggi oltre alle etichette di genere si deve “combattere” contro chi divide la musica, in maniera negativa, tra vecchia e nuova.

L’album di Claptone è uno di quelli che invece consiglierei a tutti, perché è oggettivamente di grande qualità, e dimostra che nel 2021 esiste tanta musica bella, basta semplicemente ascoltarla e ritrovare uno spirito critico, che soprattutto in Italia sembra sia andato perso.

Ascoltate quest’album, suonatelo, condividetelo, compratelo…se lo merita tutto.

Luca “Lukagee” Giampetruzzi

Written by LUKAGEE





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