“Italians Do It Better”, recitava Madonna in suo vecchio successo degli anni ottanta, uno slogan che per quanto riguarda la musica dance prodotta nel nostro paese ha calzato a pennello, in vari periodi storici.
Sempre piacevole quindi assistere al successo internazionale di una produzione concepita per i club ma che ha poi ottenuto considerazione anche per quanto riguarda l’airplay radiofonico.
È il caso di “Somebody To Love” di Ben Kim, giovane dj italiano, con cui abbiamo scambiato quattro chiacchiere…
– Ciao Ben, benvenuto sulle pagine del magazine di Radio Emotions! Tutti ti conoscono (giustamente) per il successo attuale di “Somebody To Love”, diciamo però anche cosa hai prodotto prima e come hai iniziato la tua carriera di dj produttore…
* Ciao ragazzi, piacere di conoscervi!! Diciamo che ho iniziato a fare dischi nel 2015 sotto un altro nome avendo avuto diverse release su label importanti, poi per dei vari motivi ho deciso di ripartire da zero durante il covid! È stata una scelta difficile e molto ponderata ma non me ne son pentito assolutamente ed eccoci qui.
– Come è avvenuto il contatto con la Realm Records dei Gorgon City?
* Avendo avuto una release su Nonstop ho avuto il piacere di conoscere Simon il loro label manager che lavora con Palm Artist e Realm e dopo che lui ha ascoltato “Somebody to love” ha voluto subito girarla ai Gorgon City che l’hanno voluta firmare per Realm.
– Sinceramente, ti aspettavi il grande successo di “Somebody To Love”, pensando anche al fatto che il brano originale dei Jefferson Airplane era stato ripreso più volte in ambito dance?
* All’inizio non credevo a tutto questo gran successo, ho iniziato a realizzare quando Jamie Jones l’ha “spremuta” per un anno intero.
– Secondo quanto grande (o piccolo) può essere il confine tra successo nella classifica di Beatport e successo in radio? Per te sono arrivati entrambi…
* Bella domanda. Io credo che andando forte su Beatport si va alle orecchie degli addetti ai lavori come djs, promoters e club mentre andando forte nelle radio arrivi a quelle di tutti ma credo anche che il successo in radio sia un seguito del primo posto su Beatport.
– Quando arriva (anche per caso) il successo crossover magari qualcuno punta a continuare sulla stessa scia. È il tuo caso? Proverai a proporre qualcosa più mainstream insieme alle produzioni pensate appositamente per i club?
* Ho già un follow up di “Somebody to love”, ti dirò io vorrei rimanere su questa scia per i club perché voglio mantenermi sul genere che mi piace proporre in un dancefloor, facendo roba più “commerciale” inizierei a fare qualcosa che a me non piacerebbe, quindi per ora voglio rimanere così.
– Come vedi la scena mondiale per quanto riguarda la musica house o elettronica in generale?
* Ti dirò io credo che ci sia molta voglia di ballare, sto vedendo dopo lo stop di due anni che i club stanno andando molto bene quindi spero si rimanga su quest’onda.
– Perché secondo te molti produttori italiani come te riescono a trovare il successo con etichette estere e non su quelle del nostro paese?
* Io non darei tutta la colpa alle label italiane, se un disco è forte lo è su qualsiasi etichetta, chiaramente la distribuzione, il publishing o il metodo di lavoro della label fanno tanto, però credo che sia il disco il “bulbo” di una release.
– Quale consiglio ti sentiresti di dare a dei ragazzi che approcciano adesso con l’attività di produttore?
* Di non mollare, anche se prenderanno “schiaffi” per anni!!!
– Cosa hai in serbo per i prossimi mesi? Sia come produzioni che come serate…
* A livello di date ho dei buoni propositi per il nuovo anno ma per ora non posso annunciare, per quanto riguarda le uscite di annuncio sono con due label: Sola e Moon Harbour, per il resto rimani sincronizzato ci saranno grandi cose!!
– Grazie per il tempo che ci hai dedicato…su Radio Emotions continueremo di sicuro a supportare la tua musica!
* Grazie a voi, è stato un piacere!
Luca “Lukagee” Giampetruzzi
Written by LUKAGEE
ON AIR ORA
ULTIME NEWS