TOMORROWLAND 2023 | RECAP
Ultima domenica di luglio, ore 23:00 PM.
Ritornato da un viaggio, mi ricordo di essermi ripromesso di assistere alla diciassettesima edizione del Tomorrowland, dopo aver esaminato, scrupolosamente, ogni dettaglio di una chiusura esplosiva del primo giorno dell’evento, affidata a Tiësto ed averla condivisa sulla mia pagina.
Icona indiscussa della musica elettronica con 54 anni compiuti, in uno dei suoi innumerevoli dj set, avvenuto durante i giochi olimpici di Atene, Tijs Michiel Verwest (Tiësto ), non poteva immaginare che, tra il pubblico accorso ad ammirarlo,c’era un ragazzino di soli 8 anni chiamato: Martijn Gerard Garritsen.
Provate a rileggerlo. Vi suona familiare? Vi ricorda qualcuno?
Le radici di quello che, da lì a pochi anni, diventerà un vero e proprio golden boy senza eguali con il suo nome d’arte, “Martin Garrix”, provengono proprio da quell’esibizione in Grecia di Tiësto e dal conseguente ed irrefrenabile suo desiderio di emularlo, diventando un DJ affermato.
Riguardo al Tomorrowland, divenuto ormai un brand di spicco in grado di generare un enorme giro d’affari, l’edizione 2023 è stata ispirata alla novella “The Rise of Adscendo” ed ha avuto, come di consueto, ospiti di primissimo piano tra i quali si sono aggiunti ai precedenti già citati: Armin Van Buuren, Dimitri Vegas & Like Mike, Amelie Lens, Above & Beyond, Nina Kravitz e Robin Schulz.
A rappresentare la nostra nazione, invece, sono stati accolti con grande entusiasmo Meduza e Tale of Us.
Nomi differenti, ma accomunati da un’unica caratteristica: essere cresciuti o essersi incontrati ed uniti, a pochi chilometri di distanza dalla sede ufficiale di Radio Emotions, ovvero nel capoluogo della regione Lombardia: Milano.
Esattamente quanto accaduto a Simone Giani, Luca De Gregorio (diplomati al conservatorio di Milano in organo e musica elettronica) ed a Mattia Vitale (DJ resident house in diversi locali meneghini) dei Meduza oppure a Carmine Conte ed a Matteo Milleri dei Tale Of Us i cui destini si incrociarono in Italia, proprio a Milano, nel 2008, mentre studiavano ingegneria del suono.
L’italo disco, non il tormentone dell’estate italiana 2023 firmato “The Kolors”, ma quel prodotto underground made in Italy, colonna portante sulla quale è stata edificata la house di Chicago, fonte di ispirazione per i Daft Punk e non solo, ormai da decenni, rimane protagonista indiscussa dei più prestigiosi palcoscenici internazionali.
Franx Paul’s