Una premessa…di solito faccio articoli o recensioni su dischi, album o artisti, che io ricordi è la prima volta in ventiquattro anni come addetto ai lavori che scrivo di un concerto, ma anche se fosse va benissimo così, anche perchè questo “recap” riguarda uno spettacolo che valeva tutto il prezzo del biglietto, come si dice in questi casi.
Il protagonista, lo scorso sabato 6 aprile 2024, è stato Gabry Ponte, che si è esibito nella bella cornice dell’Unipol Arena di Casalecchio, Bologna, per l’ennesima data di successo del suo tour che festeggia 25 anni tondi tondi di dance.
Su questo apro una parentesi personale, se la data di riferimento è (giustamente, aggiungo) quella del successo di “Blue” ok, ma io Gabry lo conosco e apprezzo fin dall’inizio del 1994, trent’anni fa quindi, quando iniziò a firmare i remix dei Da Blitz e produrre progetti meno conosciuti ma meritevoli come Blyzart, Vandana e Sangwara, tutti made in Bliss Corporation, quella di Via Crevacuore 70 a Torino (un saluto doveroso anche al grande Massimo Gabutti).
Io ho partecipato all’evento grazie ad un invito gentilmente offerto da Andrea Corelli (‘è un privilegio raro’ cit., grazie Andrea!), responsabile del booking di Gabry e della sua etichetta Gekai, tra cui figura anche Onesolo, nome d’arte di Annalisa Bramardi, che dopo aver prodotto con il dj torinese la traccia “Shining”, (“mezzo” remake di “Ride On Time” dei Blackbox), ha fatto anche l’apertura del suo show, strappando diversi consensi, tra cui il mio, soprattutto per la selezione musicale molto “moderna” e di ottima qualità.
Tornando a bomba sul Gabry nazionale, quello che ha fatto sicuramente effetto, fin dall’inizio dello spettacolo, è il numero di presenze, ben 15.000, e anche il target di pubblico, che andava da ragazzi e ragazze molto giovani alle famiglie al completo, con in mezzo ovviamente tanti quarantenni e oltre, come me, che hanno vissuto in pieno il suo successo a partire dal 1999, appunto.
Dunque, fin dall’inizio la parola d’ordine è stata, e vorrei ben vedere, energia. Energia positiva, energia che proveniva non solo dalla musica ma anche dai giochi di luce, dai visual in 3D e dai vari momenti che hanno accompagnato le quasi due ore e mezza di esibizione. Tra questi, le intro suonate al pianoforte dal giovanissimo Gabriele Rossi, “La Danza Delle Streghe” intonata dal tenore Lorenzo Battagion e “Tarantella”, ultimo singolo cantato live da Kelly Moncado, cantante italo/maltese meglio nota come Kel.
Ma a farla da padrone, ovviamente, è stato il concentrato di successi del dj torinese, non solo suoi e degli Eiffel 65, opportunamente remixati per l’occasione ma anche diverse hit che ci hanno fatto saltare quando eravamo giovani e belli, come “Bass, Beats & Melody” dei Brooklyn Bounce.
Per non farsi mancare nulla poi, è arrivata anche una bella anteprima, annunciata direttamente da Gabry, di un disco di prossima uscita realizzato in collaborazione con TÏesto, dal titolo “Mockingbird”.
Due momenti che hanno suscitato belle emozioni sono stati sicuramente quelli di “Viaggia Insieme A Me”, dove nei visual sono apparse immagini di repertorio dei tre Eiffel 65 in piena “golden age” (e fatela questa reunion, dai!) e come è ovvio che fosse, quello che ha chiuso la serata con “Blue”, mashuppato per un momento anche con la versione “rinfrescata” di David Guetta e Bebe Rexha, uscita lo scorso anno.
Insomma, una serata da ricordare per grandi e piccini, nostalgica al punto giusto, che conferma il successo nel tempo di un artista che, in barba al generale immobilismo italiano, è uno dei pochi che negli ultimi anni è riuscito a rimanere sul pezzo ma anche “fresco” a livello discografico, con collaborazioni importanti e pubblicazioni su etichette internazionali, oltre al gran lavoro che continua a svolgere con la sua Dance & Love.
Certo, poi come tutti, da questo punto di vista, ha degli alti e bassi viste le tante uscite che si susseguono (ma questa considerazione si basa soprattutto sul mio gusto personale), però tanto di cappello, anzi aggiungo che è anche grazie a lui, insieme a Benny Benassi, Meduza, Anyma e altri, che la dance italiana continua a godere di una certa credibilità all’estero o comunque nel panorama mainstream…sono i numeri che parlano, d’altronde.
Nel frattempo, altre date del tour sono state annunciate: Roma, Gallipoli, Cattolica, Catania e Francavilla Al Mare, per una estate 2024 che si preannuncia per lui e chi lo andrà a sentire, “bollente”.
Che dire quindi, bravo Gabry!
Lukagee
Written by LUKAGEE