PURPLE DISCO MACHINE | IL NUOVO ALBUM PARADISE
Il 20 settembre è uscito il terzo album di Purple Disco Machine, intitolato “Paradise”, tre anni dopo l’uscita dell’album “Exotica”, che gli ha permesso di farsi apprezzare dal grande pubblico.
Un lavoro che segna senza dubbio la conferma nella scena pop per questo dj e producer tedesco.
L’uscita di questo disco è stata accompagnata con dei party itineranti partendo da Berlino, passando per Milano e infine al Pacha di Ibiza.
Anche in questo caso le sonorità sono prettamente funky, italo disco sul periodo 70-80 con collaborazioni di artisti importanti che abbracciano l’Europa e anche gli Stati Uniti: da Sophie and The Giants (ricordiamo la hit mondiale “Hypnotized”) passando per Nile Rodgers, leggenda della disco music e storico membro degli Chic, gli americani Chromeo, il francese Kungs, Duke Dumont e infine Friedrich Liechtenstein, artista tedesco molto apprezzato in patria.
Analizziamo alcuni brani nel dettaglio:
Substitution: uscito come singolo lo scorso anno, collaborazione con Kungs e cantato da Julian Pennetta, ed è stato uno dei brani più trasmessi nelle radio nel 2023. Brano che ha ottenuto dischi di platino in Italia, Francia e Polonia, altra conferma di come le produzioni targate Pdm sono ideali per le radio.
Bad Company: brano strumentale, quasi un follow up del brano “Playbox”. Brano che prende spunto dalla parte strumentale di “Company B – Fascinated” del 1986 e parte vocale “First Choice – Ain’t he bad” del 1976. Un particolare che abbiamo notato dalla copertina del disco di questo singolo è che presentava lo stesso font del precedente singolo “Substitution”, un chiaro indizio che questo nuovo album fosse in preparazione.
Paradise: canzone realizzata con Sophie and The Giants, brano che dà il titolo all’album. Brano pop che consacra l’accoppiata tra questi 2 artisti. Gia passato da tantissime radio italiane e internazionali nell’estate/autunno del 2023.
Un brano che colpisce particolarmente e che si avvicina a sonorità più elettroniche e meno pop, è “Higher ground” realizzato con Roosevelt, si sentono molto le influenze di Tiga, altro grande producer tedesco. Uno dei brani più belli dell’album insieme a “Something on my mind”.
“Paradisco” invece presenta diverse influenze sonore di Kano, progetto italodisco degli anni 80, mentre “All my life”, realizzato con The Magician, ha il riff iniziale che ricorda senza dubbio “Just Can’t Get Enough” dei Depeche Mode
Ultimo brano dell’album è “Die Machine” realizzato con Friedrich Liechtestein. Prima canzone in assoluto realizzata in lingua tedesca. Una scelta inusuale per lui ma con la chiara intenzione di essere profeta in patria o magari semplicemente un tributo alla sua nazione.
Un album quindi che possiamo definire come speculare al precedente del 2021, con brani molto radiofonici e alcuni più underground, una formula ormai collaudata per il produttore di Dresda, da anni un riferimento della scena mainstream europea.
Tutto ciò in attesa di ammirarlo l’11 e 12 ottobre prossimi al Fabrique di Milano per una delle tappe del suo tour.
Filippo Gisotti & Luca Giampetruzzi
Fonte foto: Facebook