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NEWSRECENSIONI

VINTAGE CULTURE | IL NUOVO ALBUM

LUKAGEE | 29/05/2024
VINTAGE CULTURE

Vado subito al sodo, questo di Vintage Culture è uno di quegli album che regalerei al mio migliore amico per fargli capire qual è il livello della musica elettronica nel 2024.

Aspettavo “Promised Land” da diverso tempo e devo dire che Lukas Ruiz, questo il vero nome dell’artista brasiliano, è riuscito in quasi un’ora di musica a ripagare pienamente la mia attesa.

Nei sedici brani presenti, tra successi già collaudati e nuovi brani, si nota anche una discreta varietà di suoni, rimanendo sempre nel mainstream ovviamente ma andando ad abbracciare vari generi musicali, confermando la versatilità che l’ha sempre contraddistinto fin dai suoi esordi.

Diverse anche le collaborazioni, dai Goodboys, presenti in due brani, a Tube & Berger, dai redivivi The Temper Trap al duo italiano Armonica.

Sulle tracce che preferisco non ho dubbi, dopo vari ascolti i miei padiglioni auricolari hanno premiato “Pleasure Chasers”, dalle influenze anni ottanta (la potrete ascoltare anche nella mia prossima Lukagee Selection), “Love Or Hate” e “Hero”, con la voce dell’emergente Emery Taylor.

E’ tutto l’album, ad ogni modo, ad essere di grande qualità.

Un po’ di note biografiche sull’artista? Agli ordini, sono qui appunto per questo!

Classe 1993, dopo aver esordito con un remix di “Blue Monday” dei New Order e nel 2013 con il suo singolo “What U Want”, il ragazzo nato nello stato del Mato Grosso si è fatto notare con un incredibile numero di singoli, collaborazioni e remix, macinando hit e grandi numeri sulle principali piattaforme musicali come Beatport o Spotify, oltre a posizionarsi alla numero 19 della prestigiosa classifica di Dj Mag nel 2018.

Qualche titolo della sua ricca discografia?

Senza andare troppo lontani nel tempo, “Coffee (Give Me Something)”, realizzata con Tiesto su Musical Freedom, “In The Dark” su Spinnin oppure “It Is What It Is”, pregevole brano dal sapore house cantato da Elise LeGrow e che trova posto nel catalogo della storica etichetta Defected.

Il suo tocco ha poi impreziosito “Drinkee” dei Sofi Tukker, “My Only Love” di Moby, “The Power” di Duke Dumont, “Let’s Love” di David Guetta & Sia, “Head & Heart” di Joel Corry, “Magical” dei Cassian, “Desire” dei Bob Moses & Zhu e anche “Paradise” degli italiani Meduza.

Insomma, il Brasile, oltre alla nazionale di calcio e alle belle donne, ultimamente sfoggia (ed esporta, soprattutto) una grande quantità di musica da ballare, grazie ad artisti come appunto Vintage Culture ma anche Zerb, Alok e Dubdogz.

Come sempre, potete ascoltare le anteprime di tutti i brani di questo album nel player presente alla fine dell’articolo…sono sicuro che vi piacerà quanto è piaciuto a me.

Buon ascolto!

Written by LUKAGEE





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